Iconica la sua fuga in auto in diretta televisiva. Addio a O.J. Simpson, ex campione di football e protagonista del caso giudiziario più controverso d’America.
Il suo è stato il caso che ha diviso l’America. La sua fuga, ripresa dalle telecamere, un vero e proprio cult, entrato nell’immaginario collettivo di ogni statunitense. Parliamo di O.J. Simpson, recentemente scomparso. La sua vicenda giudiziaria è, ancora oggi, controversa: come fece l’ex campione di football a essere assolto?
Orenthal James Simpson, noto al mondo come O.J. Simpson, è morto all’età di 76 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro. La sua è una figura che suscita emozioni contrastanti: da un lato, è ricordato come una leggenda del football americano e una personalità mediatica di grande successo; dall’altro, è associato a uno dei casi giudiziari più controversi e dibattuti nella storia degli USA.
Nato il 9 luglio 1947 a San Francisco, in California, O.J. Simpson ha raggiunto la fama nel mondo dello sport come uno dei più grandi giocatori di football americano di tutti i tempi. Dopo una brillante carriera universitaria alla University of Southern California, dove ha vinto il Trofeo Heisman nel 1968, Simpson è entrato a far parte della National Football League (NFL). Con i Buffalo Bills, ha stabilito numerosi record di corsa e nel 1973 è diventato il primo giocatore nella storia della NFL a correre oltre 2.000 yard in una singola stagione. La sua carriera sportiva è culminata con il suo ingresso nella Pro Football Hall of Fame nel 1985.
Nonostante il suo successo nel football, la vita di O.J. Simpson sarà offuscata da un evento che ha scosso l’opinione pubblica e dominato i media negli anni ’90: il processo per l’omicidio di sua moglie, Nicole Brown Simpson, e del suo amico, Ronald Goldman. Nel giugno 1994, Nicole Brown Simpson e Ronald Goldman furono trovati uccisi fuori dalla casa di Nicole a Brentwood, Los Angeles. O.J. Simpson arrestato e accusato di omicidio. Il processo che ne seguì, noto come “Il processo di O.J. Simpson” o semplicemente come “Il processo”, è diventato uno dei più mediatici nella storia giudiziaria degli Stati Uniti.
Nonostante le prove schiaccianti presentate dalla procura, Simpson fu giudicato non colpevole nel 1995. La decisione del verdetto ha suscitato reazioni contrastanti e ha alimentato dibattiti sulla giustizia, la razza e la celebrità negli States Come fece Simpson a salvarsi dalla condanna?
Il processo a O.J. Simpson
Subito dopo la scoperta del massacro, tutti sospetteranno di Simpson, accusato di violenza domestica dalla moglie. Nonostante fosse partito per Chicago poco prima della mezzanotte del 13 giugno, Simpson tornò indietro quando apprese della tragedia. Tuttavia, quando furono scoperte tracce di sangue riconducibili a lui, iniziò una fuga che diventò un evento mediatico. A bordo della sua Ford Bronco bianca, Simpson si arrese alle forze dell’ordine dopo una caccia all’uomo trasmessa in diretta televisiva, seguita da milioni di spettatori.
Il processo che ne seguì, con Simpson accusato di duplice omicidio, divenne uno spettacolo televisivo senza precedenti. La sua difesa si basò sull’ipotesi di discriminazione razziale, mentre l’accusa dipinse Simpson come un marito violento e possessivo. Nonostante le prove contro di lui, inclusi i guanti insanguinati troppo stretti per le sue mani, Simpson sarà assolto nel processo penale. Tuttavia, nel processo civile intentato dalle famiglie delle vittime, sarà riconosciuta la responsabilità di Simpson con un risarcimento record. La vicenda sollevò interrogativi sulla discriminazione razziale nel sistema giudiziario americano, portando a una riflessione più ampia sulla giustizia e sulla percezione delle celebrità.
Dopo l’assoluzione, O.J. Simpson ha continuato ad attirare l’attenzione dei media, ma non più per le sue gesta sportive. Nel corso degli anni, sarà coinvolto in altri guai legali, compresa una condanna nel 2008 per rapina a mano armata e sequestro, che lo ha portato a scontare una pena di prigione.