Chi è oggi Farouk Kassam, il bambino rapito che tenne per 6 mesi l’Italia con il fiato sospeso

Il caso di Farouk Kassam tenne l’Italia col fiato sospeso per 6 mesi, nel 1992. Ecco cosa ne è oggi del bambino il cui rapimento, monopolizzò l’informazione.

La Sardegna, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90, attraversò uno dei periodi più bui della sua storia moderna. Diverse squadre organizzate di banditi, iniziarono a gettare la Regione nel panico, con vari sequestri di persona, alcuni dei quali diventati molto celebri come quello che coinvolse Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi. Nel 1992 però, vi fu un particolare caso che ruppe la routine.

RAPITO BAMBINO DI 7 ANNI foto ANSA chihaucciso.it
RAPITO BAMBINO DI 7 ANNI foto ANSA chihaucciso.it

Farouk Kassam, un bambino nato a Vancouver in Canada nel 1984, venne rapito alla tenera età di 7 anni. Le sue colpe? Essere figlio di uno dei più grandi proprietari di hotel della Costa Smeralda, Fateh Kassam, nonché nipote del visir Adjabali Kassam, molto vicino a Karim Aga Khan, fautore del miracolo smeraldino. L’obiettivo era molto semplice: chiedere un riscatto. Le trattative però, andarono per lunghe e attraversano alcuni momenti di assoluta tensione.

Farouk Kassam oggi

Una storia che tenne l’Italia col fiato sospeso per ben 6 mesi, quella del piccolo Farouk Kassam, un nome che per l’intero periodo del suo rapimento, monopolizzò l’informazione italiana. Il caso del piccolo Farouk, arrivò al culmine della lotta senza fine tra istituzioni e squadre di banditi che infestavano l’Italia, tanto da costringere i Governi dell’epoca a prendere dei provvedimenti che si riveleranno, poi, abbastanza inefficaci. 

L'Italia con il fiato sospeso foto 7corriere chihaucciso.it
L’Italia con il fiato sospeso foto 7corriere chihaucciso.it

Farouk Kassam viene rapito il 15 gennaio del 1992, prelevato dai banditi direttamente dalla villa della famiglia Kassam a Porto Cervo, dalla banda guidata dal malvivente di Lula, Matteo Boe, che verrà poi condannato a 30 anni di detenzione e tornerà in libertà nel 2017. Fateh Kassam, padre del piccolo Farouk, per il primo periodo tentò di farsi giustizia da solo, visti i vincoli che le forze dell’ordine avevano a causa della legge anti-sequestri emanati in quel periodo.

Le trattative subirono una svolta, quando i sequestratori iniziarono a comunicare tramite il quotidiano La Nuova Sardegna, due sindaci e due parroci. Con Fateh Kassam inizialmente non intenzionato a pagare il riscatto, si cercarono altre vie: venne rilasciato il bandito Giovanni Mesina per inserirsi nelle trattative; la madre di Farouk, Marion Bleriot, tentò di appellarsi al buon cuore delle donne della chiesa di Orgosolo, paese simbolo del banditismo sardo.

Farouk, durante il periodo di prigionia, subì una mutilazione all’orecchio: la parte superiore del lobo gli venne rimossa e venne inviata ai familiari, per attestare che il bambino fosse ancora vivo. Al giorno d’oggi, Farouk Kassam è un imprenditore di 37 anni, proprietario dell’albergo di famiglia “Luci di la Muntagna”, che amministra tra un viaggio e l’altro, spostandosi tra Roma, Dubai e la sua Sardegna, l’isola su cui, nonostante tutto, ama tornare. 

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