Il bambino rimasto orfano a causa del femminicidio della madre. Ora è cresciuto e ha preso una decisione

La storia di Alfredo Traiano, il bambino ora diventato uomo, orfano di madre uccisa dal padre, adesso ha preso una forte decisione.

Vi sono dei casi di cronaca nera che attraversano l’Italia, che a causa della loro alta incidenza finiscono quasi col diventare semplici numeri per chi ne legge svogliatamente, semplici dati da valutare all’albeggiare del nuovo anno, per tirare le somme di una società che tende a desensibilizzare. I femminicidi, vengono spesso percepiti così, come un numero da valutare, dimenticando però che si tratta di storie e fatti che coinvolgono più persone di quante si creda.

GLI AMMAZZANO LA MADRE foto lorenzosepalone chihaucciso.it
GLI AMMAZZANO LA MADRE foto IG@lorenzosepalone chihaucciso.it

Un caso simile, è probabilmente quello di Giovanna Traiano, la cassiera che nel 2003 venne uccisa a colpi di pistola dal violento marito. E come spesso capita, a soffrire non è solo chi va via ma anche chi rimane, in questo caso il figlio di Giovanna, Alfredo. Il piccolo Alfredo, rimane orfano di madre per colpa di un padre assassino, da cui adesso cerca di affrancarsi in ogni modo, a cominciare dal cognome.

La scelta di Alfredo

Oggi Alfredo è un ragazzo di 25 anni, che ha metabolizzato i fatti di quel 2003 ed è riuscito ad affrontarli a viso aperto, sentendo però, in tutti questi anni, la mancanza del calore materno, di un semplice abbraccio. Per questo motivo, ha preso una decisione che fungerà sia per ricordare e onorare la memoria della madre, sia come damnatio memoriae per la figura di quel violento assassino che è stato il padre: cambiare cognome.

Ecco la sua decisione chihaucciso.it
Ecco la sua decisione chihaucciso.it

Alfredo ha infatti deciso di prendere il cognome della madre, diventando dunque Alfredo Traiano. Il giovane uomo ha raccontato la sua storia agli studenti dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta, parlando dei tanti aspetti della sua vita e della sua maturazione, ricordando i nonni materni che ha definito “supereroi” per non averlo mai abbandonato e che l’hanno aiutato a superare la rabbia verso il padre.

Alfredo ha raccontato la sua storia nel documentario “Nel cognome che ho scelto” a cura del regista Lorenzo Sepalone. Nel documentario, racconta delle tribolazioni che, a 18 anni, lo hanno portato alla decisione di cambiare cognome, parlando inoltre della sua infanzia e di come la madre, nonostante avesse iniziato a riconoscere i primi segnali di violenza del padre, avesse comunque deciso di perdonare, per il bene della famiglia.

La mattinata dedicata alla presentazione del documentario, è stata chiusa dalle parole di Annalisa Ruggieri, la dirigente dell’istituto che ha dichiarato:” Il messaggio di Alfredo credo che non sia quello non avere paura, ma di avere il coraggio di combatterla”.

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